mercoledì 23 marzo 2011

silenzio


è nel silenzio della notte che sospiro. è il caos, in me, e fuori.
Davide dorme nel mio letto. sono stanca. non voglio dormire.
è silenzio.
la mia mente si stacca dal mio corpo e fluttua via, lontana anni luce da questo caos.
è silenzio.
non so cosa dire, o cosa fare, o che pensare.
dire "tranquillo, è tutto a posto", è una stronzata. dire "sto bene, non preoccuparti", è una stronzata. dire il vero, è follia.
non si risolverà mai nulla. sua madre sarà ancora una stronza, lo picchierà ancora, e gli dirà di uccidersi. lui si taglierà, starà male, e si sentirà in colpa. parlerà con me, e se io sto male, penserà che è colpa sua. egocentrismo del cazzo. se io sto male, è colpa mia, e basta. non sua.
non è di nessuno.
scendo a patti con Sofi per il cibo. ci siamo accordate per bene, mi aiuterà ad andare avanti. è un suicidio? forse, in fondo mi sto uccidendo. in fondo, sono cazzi miei. in fondo, faccio male agli altri.
è silenzio.
disegno il pavimento con dei colori a cera.
sospiro nella notte sperando di vivere.
è silenzio.
non è vuoto questo. è silenzio. sono sospiri mancati. speranze che fuggono. attimi assurdi. parole non dette.
amici mi abbracciano, se ho bisogno, ci sono. ma stanno male, tutti. chi per qualcosa, chi per altro.
ci abbracciavamo piangendo. promettendoci un futuro, ma era giorno.
ma ora,
nella notte,
è silenzio.

e sospiro ancora, sperando che, prima o poi, sarò libera; da me.

martedì 15 marzo 2011

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e oscillo, come oscillano gli alberi al vento.