domenica 23 maggio 2010

cibo


mi sento un'idiota. tanto. funziona così, mangio, e mi sento in colpa. e allora non mangio, digiuno. e okay, ci posso anche stare. ma non ce la faccio davvero più, il controllo sul cibo va a puttane, e ora se mangio vado in bagno e vomito, è molto semplice. non ci vuole molto, bastano due dita, e vaffanculo a tutto, e a tutti, e a me.
un paio di giorni fa mi ero detta "bene, ora basta, mangio davvero, e non vomito, e cerco di avere un'alimentazione regolare". la sera ero con il braccio pieno di sangue, e i sensi di colpa che non sparivano. e davvero, il cibo era l'ultima cosa che controllavo nella mia cazzo di vita. e ora che altro ci si può mettere?
è tutto fuori dal mio controllo, mi sembra di vivere in una vita che non è la mia, che a muovere il mio corpo, la mia mente, me, ci sia qualcuno... che sia Sofi, o Dio, o che noi siamo solo in un sogno, o in un pensiero, o in un gioco, con qualcuno che ci controlla dall'alto e ride, e decide cosa dobbiamo fare, non lo so. so solo che questa non sono io.
flami, where are you?

mercoledì 19 maggio 2010

apatia

sono solo terribilmente stanca di tutto questo... ieri ho ceduto, ma non me ne frega nulla... probabilmente una ferita si infetterà, per quanto ricordi è troppo profonda per chiudersi decentemente da sola, ma tutto questo non mi scalfisce minimamente. è come se fossi in uno stato si semi-apatia, tutto va avanti a rallentatore, tutto quello che succede viene immagazzinato dentro di me, e chiuso da qualche parte in modo che io non possa ritrovarlo. e a me... a me sta quasi bene tutto questo, se non fosse che così non ho la forza di fare nulla. ho voglia di alzarmi, ma non so come si fa... ho voglia di andare avanti, ma tutto questo sembra troppo distante da tutto per essere reale...

venerdì 14 maggio 2010

2000


okay, mantenendo la "calma"... oggi ha pranzo mi sono "abbuffata" (si potrebbero anche togliere le virgolette credo...), secondo qualcuno su y!a ho ingurgitato più di 2000 fottute calorie (2080 per l'esattezza), che è più o meno quanto mangio in due giorni. di solito funziona mezzo piatto di pasta a pranzo, qualcosa la sera, se posso salto. e oggi sono arrivata a 2000. duemila. e avevo anche fatto colazione, esagerata anche quella, ma tanto non cambierebbe assolutamente nulla a questo punto.
mi faccio fottutamente schifo. mi odio, e ho fame. stasera niente cena, domani digiuno totale. se posso anche domenica, ma dubito i miei mi lascino, ma tanto per mia madre è facile prendermi in giro. ridere di me. sfottermi su quello che ho mangiato. perchè tanto io mangio, sto bene. ovvio. è normale che una persona ingurgiti tutta quella roba e poi si fermi per il dolore allo stomaco (benedetto reflusso...), normalissimo cazzo!
ebbene, mi sento davvero troppo in colpa. questo post è delirante, sembra scritto da un malato di dca, e pare assurdo ma non lo sono. per quanto spesso salti i pasti o mi veda grassa o odi il mio fisico, finisco sempre con il costringermi a mangiare. e a quanto pare oggi dovevo costringermi a non farlo.
perlomeno potrei smetterla di piangere, darebbe un minimo di decenza a questo delirio.

mercoledì 12 maggio 2010

impalpabile

ti senti le mani gonfie, ci pensi, e ti rendi conto che hai dimenticato gli antistaminici per nonsaicosa, ma che importa? per prenderli ora dovresti coprirti le braccia, alzarti, raggiungere le scale, scenderle, cercare la scatolina blu e una bottiglia d'acqua e fare il percorso a ritroso. perchè? è davvero così importante quella maledetta pillolina grande un quarto di unghia? 5mg, ed ecco che ti ancorano in un mondo. ti costringono a vivere contro quello che dovrebbe essere. ti dicono tu sei qui, devi fare questo, se non lo fai ti trasciniamo in un pronto soccorso del cazzo a fare una fila del cazzo con della gente del cazzo. ma ti possono trovare un braccio distrutto, e ti dicono che è normale. possono sapere che hai "un episodio" di sdoppiamento della personalità, e ti dicono che è normale. punti un coltello addosso a tuo fratello, ed è normale.
ma poi se ridi e parli velocemente, ti chiedono se fai uso di sostanze, se stai bene, se hai bevuto, e blablabla.
e basta.
basta.
basta.
le ferite di ieri sono ancora aperte, ma la tentazione di farne altre è forte, sempre più forte, e il respiro si affanna, e basta.
hai una lametta a portata di mano, è accanto a te, nella borsa buttata per terra nella foga di sederti.
hai un fazzoletto accanto con cui potresti coprirti, qualcosa per bloccarlo, e i manicotti del cazzo.
e resisti, ti dici. ti dici di fuggire lontano con la mente, di fare un respiro profondo, di provare a calmarti, di andare a prendere quelle cazzo di medicine, ma non vuoi. non puoi.
e il rosso scarlatto che riga ancora il tuo polso ti ipnotizza, ti chiama, ti prega di scorrere, e basta.
e tu ci provi... e muori, ancora e ancora, nell'impalpabilità dei pensieri...

sabato 8 maggio 2010

perduta



le lacrime silenziose pregano i miei occhi di cadere, la mia mente prega i miei pensieri di fuggire, la voce chiede di urlare, e io chiedo un po' di pace.
va tutto a puttane. tutto.
siamo tutti coinvolti in un caotico vivere, tutti catturati dalla frenesia e dall'isteria, tutti a chiederci perchè mai non possiamo stoppare tutto e ricominciare.
Sofi vuole uccidermi, io voglio morire, eppure siamo ancora vive. il mio tentato suicidio del 17 avrebbe in un qualche modo dovuto svegliarmi, forse. o forse mi ha solo insegnato che se mi devo uccidere devo prendere una lametta nuova, che i taglierini non tagliano abbastanza, e che il dolore come al solito sveglia, e non deve.
stare li, alla fermata del cotral con gli occhi che si chiudevano, la testa che pesava e il braccio che bruciava incessantemente, e gli occhi, la fatica, e ora alzati.
svegliati, vivi. chiudi gli occhi e sei fottuto, vivi e sei incatenato a tutto questo.
chiudi gli occhi e puoi sognare, chiudi gli occhi e i pensieri ti uccideranno, ancora e ancora; apri gli occhi e sei costretto a vedere.
ma cosa cambia? nulla. è tutto così tragicamente ironico. è tutto incastrato, ogni frammento di vita (o di morte, o in qualsiasi modo si voglia vedere) è incastrato ad un altro, ogni cosa che va storta ne farà andare storta una più grande. e ogni cosa bella, verrà soppressa dal dolore, sempre.
e sparire da tutto questo sarebbe così tragicamente bello...

giovedì 6 maggio 2010

senso



...e muoio ogni giorno al pensiero di dover vivere ancora...
...e rido ogni giorno pensando a me...
perchè volendo, tutto questo potrebbe avere una fine...
perchè volendo, ogni lacrima cesserebbe di cadere...
perchè volendo, potrei decidere se vivere o morire...
eppure vado solo avanti, lasciandomi trascinare dallo scorrere del tempo, e dal fluire delle emozioni, e dai pensieri, e dalle sensazioni.
un odore, la fame, il dolore, un sorriso, sangue.
tutto questo non ha senso, svegliati.

mercoledì 5 maggio 2010

Moi


niente da dire, mi piace la luce (anche se rimpicciolita così tanto si distrugge >.<). foto scattata alle 2 di notte, mi piace l'effetto del nero contro il bianco. le cose nascoste contro le cose svelate, io e sempre io. una maglietta degli alesana a mostrare la rabbia e un manicotto a celare il dolore.
cosa c'è da aggiungere?